lunedì 26 marzo 2012

Atletas de jesus


la scorsa settimana mi sono infiltrato in una partita molto particolare, in uno stadio bellissimo in una cittadina vicino a noi chiamata Bella Vista.
la Squadra in cui mi sono infiltrato era quella dei preti della diocesi, la media dell'età era circa 40 anni, con un livello tecnico degno del Brasile e una forma fisica degna delle pance dei giocatori.

L'incontro si è svolto su un manto erboso degno di una partita di serie A, il tutto commentato da un tele cronista amatoriale, alla fine sono riuscito a fare i miei 40 minuti da terzino, quasi l'opposto dove gioco di solito, con risultati soddisfacenti.

I nostri avversari erano una selezione della squadra parrocchiale del paese età media 28 anni, più un fuori quota di 80 un tipo spettacolare, bé abbiamo preso una bella rumba in stile Arci San Lazzaro : una sconfitta di 6 a 3.
La divisa era magnifica! o meglio divina!!!




 Dedico questo post alla mia squadra L'arci San  Lazzaro

sabato 10 marzo 2012

La capitale

Oggi sono andato il visita con Elena a Goiania, la capitale dello stato dove siamo ospitati.
Per raggiungerla è necessario prendere un bell’autobus moto simile hai nostri ma con qualche differenza tecnica sostanziale : si sale sono davanti e solo timbrando si sblocca il tornello che permette di accedere alla zona passeggieri, i bambini viaggiano gratis.
E questo autobus porta alla stazione, al limitare della capitale, in una mezzoretta, dove si prede il “lecho” un bel autobus enorme, di quelli con in mezzo lo snodo a fisarmonica, che ti porta lungo l’arteria principale della capitale, che divide in due Goiania, prendendo quest’autobus dalla stazione periferica non si paga.
Scesi dall’autobus abbiamo percorso la via centrale piena di negozi fiancheggiata da grattaceli, più o meno grandi, di cemento, abbastanza segnati dal grande inquinamento di una metropoli di 2 milioni di abitanti.
Come prima cosa abbiamo visitato il mercato coperto dove si possono acquistare vari prodotti tipici derivati dalla lavorazione del cuoio, del legno e di altri materiali del luogo, in oltre non mancavano le innumerevoli spezie e vari macellai più o meno in regola in fatto di igiene.
Successivamente abbiamo visitato un altro mercato coperto completamente dedicato ai vestiti e alle scarpe dove ogni bancarella occuperà un paio di metri quadri e si estende verso l’alto per almeno quattro cinque metri, creando un leggero senso di soffocamento coadiuvato dalla grade afa del mezzogiorno.
Poi siamo andati a mangiare nel centro commerciale chiamato “banana”, uno come i nostri : due piani, negozi di tutti i tipi, una zona coi ristoranti e un bel cinema multisala, caratterizzato dalla sua organizzazione: negozi piccoli divisi da corridoi a labirinto tutti uguali, per fortuna il centro commerciale non era cosi grande da perdersi. 
In somma Goiania è una capitale un po' caotica tipo le nostre completamente orfana di un centro storico mai esistito dato che è stata progettata a tavolino non molti anni fa, caratterizzata da una rapida espansione e da una edilizia quasi selvaggia, ma piena di persone comuni.

martedì 6 marzo 2012



Questa è la “rua da fera”, la strada dove due volte la settimana, una volta di domenica mattina e una di mercoledì sera, viene allestito un mercatino di paese dove si può trovare un po’ di tutto dalla frutta fresca ai dvd pirata.
Mercoledì io e Elena siamo andati in questo mercatino a mangiare il “pastel” un piatto tipico, molto simile alla nostra torta fritta, in pratica un panzerotto ripieno con formaggio o carne oppure entrambi, molto buono anche se la nostra torta fritta non è comparabile!


Ecco, qua si possono ammirare i nostri ragazzi del progetto che si cimentano in una caccia al tesoro ideata dall’Elena, non sono abituati a fare giochi organizzati tendono a stare di più allo “stato brado” ma quando si riesce a fargli fare qualcosa si nota quanto abbiano bisogno di queste cose, di quanto si divertano e di quanto possano essere motivati di fronte ad uno scopo.



Gli ho già conquistati!!!


Una foto rubata, una bimba che dorme serena alle quatto del pomeriggio con 35°.
È la sorellina di una ragazzina di cui curiamo l’adozione a distanza; periodicamente  si va a visitare la famiglia per sentire come va la scuola, la salute, il lavoro dei genitori in modo da aggiornare la scheda dell’adozione e naturalmente fare anche qualche bella foto.


Questa è lei da sveglia.